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Salendo verso il Campidoglio sulla monumentale scalinata (cordonata) disegnata dal Michelangelo, al cui inizio sono due leoni egizi copia moderna degli originali conservati al Museo Capitolino, a destra e a sinistra due giardinetti ornamentali. In quello a sinistra una stele con incisa l’ode del Carducci "Nell’annuale della fondazione di Roma", e il monumento a Cola di Rienzo (di Girolamo Masini, 1887), sul posto ove il popolo di Roma, dopo averlo incoronato tribuno (1341), lo uccise nel 1354. In quello di destra il Monumento ad Innocenzo XII (Pignatelli), con lo stemma familiare delle tre pignatte (Pile), e avanzi delle mura repubblicane di Roma. Proseguendo per la scalinata si sbocca nella monumentale piazza del Campidoglio, piccola di dimensioni, ma grandiosa e armoniosa per l’impianto architettonico, la giustezza delle proporzioni e la coerenza stilistica dei tre palazzi che la limitano senza chiuderla, lasciando agli angoli aperture che le danno un’ariosa prospettiva. E’ la prima piazza di Roma creata su regolare progetto, disegnato da Michelangelo. Sulla balaustra che cinge la piazza sul davanti, i Dioscuri (Castore e Polluce), raffigurati in piedi accanto ai loro cavalli, gruppi marmorei di tarda età imperiale, rinvenuti nel secolo XVI nel Ghetto; quindi i cosiddetti Trofei di Mario, trofei di armi barbariche, del II secolo ; le statue di Costantino e di suo figlio Costante ; due colonne miliari, provenienti dalla via Appia, con epigrafi di Nerva e Vespasiano. Al centro della piazza, la famosa statua equestre di Marco Aurelio, superbo ed unico esempio di statua imperiale equestre (salvatasi dalla distruzione attraverso il medioevo soltanto perché creduta rappresentante Costantino), qui trasportata dal Laterano nel 1538. Sorge sopra un elegante piedistallo, attribuito a Michelangelo, squisitamente proporzionato alle dimensioni e allo stile della piazza, e ornato dai gigli farnesiani di Papa Paolo III e da un elogium dell’imperatore. M...
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