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A destra il viale dell’Uccelliera porta a un piazzale, cinto a destra da un’ornata balaustra digradante, chiuso a sinistra dal Casino Borghese, eretto per il cardinale Scipione Borghese da Giovanni Vasanzio (1605-1613). La ricca facciata è costituita dai due corpi laterali uniti da un portico coperto da terrazza; il cordo centrale, arretrato, a 2 ordini, è ornato da bassorilievi, nicchie e busti, con due basse torrette ai lati. L’interno fu, nel 1782, per iniziativa di Marcantonio Borghese, adattato a sede del Museo e della Galleria Borghese, "la regina delle raccolte private del mondo", iniziata dal Cardinale Scipione, aumentata continuamente da principi e da privati, soprattutto da Marcantonio, cui si deve l’iniziativa della ricca ornamentazione, principalmente di marmi e pitture, degli ambienti al pianterreno e di alcune sale del piano superiore, eseguita nell’ultimo ventennio del settecento. La raccolta, spogliata di preziosi marmi antichi da Napoleone I, che costrinse il cognato Camillo Borghese a cedergli per il Louvre varie famose sculture, fu ricostruita da L. Canina con nuovi acquisti e scavi effettuati nei feudi dei Borghese. Il Museo, che non aveva mai cambiato sede, e la Galleria, che era stata portata nel palazzo Borghese, si riunirono di nuovo qui, finché nel 1902 furono acquistati dallo Stato italiano. Il Museo occupa il pianterreno con le sculture, tra cui quelle del Bernini (Davide che lancia la fionda - l’opera che rivelò la grandezza di Bernini è del 1619 quando l’artista aveva 21 anni) e del Canova (Venere vincitrice - Paolina Borghese sorella di Napoleone I) superano in interesse i marmi antichi; la Galleria riunisce al piano superiore i quadri, tra cui opere insigni delle principali scuole italiane del Rinascimento, e europee del secolo XVII.Girando a destra dietro il Casino Borghese si trova il giardino di Venere, con la pittoresca fontana di Venere, tra grandi olle, statue e sarcofaghi.
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