|
Lasciando Castel S. Angelo sulla sinistra e proseguendo per il lungo Tevere si incontra, sempre sulla sinistra, nel grande largo la Casa Madre dei Mutilati, di Marcello Piacentini (1928), edificio pentagonale di tufo e travertino. Segue il colossale oronatissimo Palazzo di Giustizia (a Roma detto Palazzaccio) di Guglielmo Calderini (1889-1910). E’ un edificio rettangolare (m. 186x120) tutto in travertino, in stile di temperato barocco, non privo d’imponenza nell’insieme, ma con un certo eccesso di minuti particolari decorativi. Progettato in tre piani, fu eseguito in due, sormontati da una quadriga bronzea di Ettore Ximenes; le statue colossali di giureconsulti, che ornano la facciata sul fiume e il cortile interno, sono di Maccagnani, Gallori, ecc.; al portale principale, la Giustizia tra la Legge e la Forza, gruppo di Enrico Quattrini. Nell’interno, il salone è ornato da affreschi di C. Maccari e scolari. Dietro il Palazzo di Giustizia si apre piazza Cavour, sistemata a giardino con palmizi; al centro la statua di Cavour di Stefano Galletti (1895).
| |