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014 - Foro Romano

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Foro Romano
 
STORIA
I due spiazzi al lato del palazzo senatorio, o meglio ancora le arcate del Tabularium sono il miglior punto panoramico per ricostruire le fasi storiche e la complessa topografia del Foro Romano. Questa prima piazza di Roma antica nacque dal bisogno di incontri e di scambi che conseguì alla aggregazione di nuovi abitanti al villaggio Palatino della “Roma quadrata”; ma essa cominciò presto a servire da indispensabile supporto per lo svolgimento della vita pubblica e per l’esercizio della democrazia. Tutto cominciò nel Comitium, ai piedi del Campidoglio, nell’area parzialmente occupata dalla chiesa dei SS. Luca e Martina; qui vennero collocati anche i rostri, o tribune ornate con i rostri navali tolti agli anziati, dalle quali ci si rivolgeva ai propri concittadini. Venne poi creato uno spazio più ampio e ben delineato da circa 50 m. Di larghezza per 120 di lunghezza fra le basiliche Emilia e Giulia, fra il Campidoglio e L’Atrium Vestae. Tutto attorno stavano i templi, in ordine di antichità: quello appunto di Vesta, quello della Concordia sotto la collina capitolina, il Tempio di Saturno, quello dei Càstori. Il periodo imperiale affastellò costruzioni nel Foro: un Tempio di Cesare e un arco di Augusto, altri templi per Vespasiano, per Antonino Pio, per il giovane Romolo figlio di Massenzio. Questi, poi, allargò lo spazio creando la grandiosa basilica che porta il suo nome o quello del suo rivale Costantino. Vennero aggiunti due archi, uno - quello di Tito - all’inizio della via Sacra che porta al Foro e lo attraversa, l’altro - quello do Settimio Severo - quasi sotto il Campidoglio. Ma si affastellarono altresì nel Foro le statue onorarie, a piedi e a cavallo, gli altari e le colonne finché il Foro non fu più praticabile e si dovette pensare ad altre aree (quelli che furono i Fori costruiti dai vari imperatori a cominciare da Cesare che impe...

 
Continua...